La Tecarterapia è una terapia innovativa che sfrutta la produzione di calore endogeno, tramite cariche elettriche, per stimolare i processi riparativi nei tessuti del corpo, inducendo un’azione antalgica e antinfiammatoria.
Viene utilizzata nella fisioterapia per il trattamento dei traumi e delle patologie muscolo-scheletriche. La possibilità di intervenire sui tessuti ad alta e bassa resistenza e, quindi, a differenti profondità, permette alla Tecarterapia di facilitare e ridurre i tempi di guarigione.
La tecarterapia è sempre più diffusa e utilizzata e, in questo articolo, risponderemo ad alcune delle domande più frequenti riguardanti questa tecnica, fornendo risposte esaustive per chiarire i dubbi e fornire informazioni utili a chi si approccia per la prima volta alla tecarterapia.
Quanto dura una sessione di Tecarterapia?
Una seduta di tecarterapia dura generalmente dai 20 ai 30 minuti, a seconda della casistica specifica della patologia trattata.
La durata di una seduta di tecarterapia è definita da fattori quali la geometria di trattamento, la modalità di utilizzo dello strumento (se in modalità capacitiva, resistiva, o altro), e la patologia da curare.
Quanto costa una sessione di Tecarterapia?
Una sessione di tecarterapia ha un prezzo variabile, a seconda del numero di sedute e dai pacchetti previsti dal nostro fisioterapista di riferimento. Di base, un ciclo completo di tecarterapia in Italia dovrebbe avere un prezzo compreso tra i 40 e i 70 euro a seduta.
La tecarterapia in Italia non è mutuabile, la spesa però può essere coperta da un’assicurazione privata.
Trattandosi di una terapia riservata ai professionisti sanitari, i dispositivi per la tecarterapia NON sono acquistabili dai privati.
Come ci si prepara ad una seduta di Tecarterapia?
La tecarterapia fa parte di un percorso fisioterapico, quindi è necessario considerare che, nella maggior parte dei casi, dovrà essere necessario fare degli esercizi fisici. Per questo motivo si consiglia di procurarsi del vestiario adatto a compiere dei movimenti.
Il fisioterapista dovrà, come intuibile, intervenire sul corpo del paziente tramite la manipolazione. Per questo motivo i vestiti dovranno essere anche comodi, per permettere al terapeuta di agire senza difficoltà.
Un altro accorgimento da effettuare prima e dopo ogni trattamento di tecarterapia è legato all’idratazione. Bisogna, infatti, assicurarsi di bere abbastanza acqua nelle ore precedenti al trattamento e in quelle successive.
È comunque consigliabile chiedere sempre al fisioterapista se ci sono particolari necessità o predisposizioni, così da ottenere indicazioni più precise per capire al meglio il percorso terapeutico.
Dopo quanto tempo può fare effetto la tecarterapia?
Come dicevamo, la tecarterapia è utile per ridurre i tempi di guarigione. Già dalle prime sedute si potranno percepire i primi effetti del percorso terapeutico con tecarterapia, mentre per degli effetti più importanti è necessario aspettare almeno 4 o 5 sedute.
I cicli completi di tecarterapia generalmente durano almeno 10 sedute che possono essere effettuate più volte in una settimana, in quanto non esistono controindicazioni che riguardino il tempo che può trascorrere tra una seduta di tecarterapia e un’altra.
La tecarterapia può essere effettuata a domicilio?
La tecarterapia può essere anche effettuata a domicilio. Sarà necessario però avere la disponibilità di uno spazio adeguato anche per l’installazione di un lettino o di una superficie adatta al paziente per distendersi.
Può essere utile nel caso il paziente faccia fatica a muoversi da casa perché anziano o per altre problematiche. Va ovviamente compresa la disponibilità del fisioterapista ad effettuare interventi domiciliari.
Alla fine del ciclo di trattamenti dovrò continuare periodicamente con le sedute di tecarterapia?
Il trattamento tramite la tecarterapia è personalizzabile in base alle specifiche esigenze di ciascun paziente. Il piano terapeutico viene definito caso per caso. Potrebbero essere necessari trattamenti più frequenti nella fase iniziale, seguiti da sedute meno intense per il mantenimento dei risultati.
Questo approccio personalizzato mira a ripristinare la piena funzionalità e autonomia del paziente, avendo quindi come obiettivo la soluzione totale della problematica.
Una volta terminato il ciclo di sedute di tecarterapia il professionista rivaluterà le condizioni del paziente e potrà definire se sarà necessario prolungare il piano intensivo di trattamenti o se cadenzare via via nel tempo le sedute.
La tecarterapia è sicura per l’operatore?
I trattamenti di tecarterapia con Globus DiaCaRe sono sempre e completamente sicuri, per l’operatore e anche per il paziente.
Tutte le apparecchiature della linea Globus DiaCaRe presentano una serie di dispositivi di sicurezza certificati e frutto di rigorosi controlli che permettono di operare in assoluta tranquillità.
Nei trattamenti di tecarterapia è necessaria la crema?
La crema conduttiva, così chiamata, è un elemento necessario dei trattamenti di tecarterapia. Questa crema serve per mantenere il contatto tra l’elettrodo e la cute del paziente, fornendo una superficie di scorrimento per un trattamento più confortevole.
La crema conduttiva è, inoltre, il mezzo attraverso il quale la corrente passa più facilmente attraverso il paziente.
Esiste un rischio di ustione durante la tecarterapia?
No, come scritto qui sopra, i dispositivi Globus DiaCaRe non rappresentano alcun rischio di ustione.
Per evitare ciò, il macchinario deve anche essere usato in maniera corretta. La piastra deve aver la maggior superficie di contatto possibile col paziente, l’elettrodo deve essere completamente in contatto con la cute e l’operatore deve muovere il manipolo in funzione della temperatura prodotta, senza soffermarsi in un’area oltre la soglia di percezione del dolore del paziente.
Il terapeuta non dovrà mai somministrare una temperatura che vada al di sopra dei 42°C.
Per maggiore sicurezza, i dispositivi Globus DiaCaRe interrompono l’erogazione della corrente nel momento in cui il manipolo viene sollevato dal paziente.
È possibile usare la tecarterapia su mezzi di sintesi come protesi?
La tecarterapia può essere applicata anche in presenza di protesi di nuova generazione (ad esempio in titanio e/o ceramica), grazie alla possibilità di agire in modalità capacitiva e con potenze modulate.
I dispositivi metallici più datati, invece, sono una controindicazione a causa della concentrazione della corrente elettrica e del surriscaldamento dei metalli.
È tuttavia fondamentale evitare il surriscaldamento dei tessuti adiacenti all’impianto. La tecarterapia rimane controindicata in pazienti portatori di pacemaker e altri dispositivi elettronici impiantabili.
Perché scegliere la tecarterapia Globus?
La tecarterapia Globus viene utilizzata in tutte le patologie osteoarticolari e muscoloscheletriche in cui sono presenti dolore, infiammazione o gonfiore e può portare risultati ottimali dopo poche sedute, riducendo i tempi di recupero funzionale e accelerando il processo di guarigione dei tessuti lesi.
Globus DiaCaRe 7000 è il modello di punta, ideale per l’attività da studio e pensato per i professionisti più esigenti. Globus DiaCaRe 5000 racchiude la tecnologia GLOBUS in una macchina di dimensioni compatte, facilmente trasportabile, per applicazioni da campo e da studio.
Con questo articolo abbiamo voluto chiarire alcuni dei dubbi e delle curiosità tra le più comuni sulla tecarterapia, fornendo informazioni utili e aggiornate riguardanti questa innovativa e sempre più diffusa tecnologia.